Piccolo centro situato a ovest di Lugo nell'entroterra della pianura ravennate sulla riva del fiume Santerno.
La cittadina di Sant'Agata già segnalata nelle antiche mappe, come castrum, poco dopo il Mille, sorge in un territorio da sempre conteso in Romagna tra i signori di Ferrara e lo Stato Pontificio, per la sua posizione strategica sulle rive del fiume Santerno.
Solamente una delle torri dell'antico castello è sopravvissuta alle vicende della storia. La torre, oggi "porta" della città, venne dotata di orologio e di una campana fin dal 1487 conosciuta come “la campana della ragione” utilizzata per chiamare a raccolta i cittadini.
Il grande arco della torre immette nel piazzale della chiesa Arcipretale. Ricostruita sui resti rinascimentali della primitiva chiesa, di cui rimangono tracce della decorazione della facciata in sacrestia, si presenta a croce latina e conserva al suo interno alcuni dipinti di artisti locali.
Altri edifici di pregio sono il palazzo comunale e il palazzo dei Contadini sede dell'omonimo centro culturale.
S. Agata è il paese di Custode Marcucci (1864-1951), liutaio di chiara fama, al quale nel 2017 sono dedicati i murales di via Mazzini, opera dello street artist comacchiese Riccardo Buonafede.
Nella piazza della città e a pochi passi dal centro, tutto l'anno si tengono i mercatini del riuso, nella seconda, terza e quarta domenica di ogni mese.