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I borghi della Romagna

Sulle tracce dei borghi più affascinanti del territorio

In autunno le terre di Romagna fanno grandi regali. Mentre il mare e le spiagge offrono i paesaggi e le emozioni di solitudini e sentimenti dalle sfumature felliniane, le pianure, le colline, i monti romagnoli si riempiono di colori, sapori, profumi che è difficile immaginare. 

Le città e i borghi antichi vivono il loro momento forse più vivo, coinvolgente e accogliente: una profonda e sentita identità fatta di storia, arte, cultura esprime il meglio di sé nelle feste, nelle piazze, tra le mura dei castelli, nei musei, nelle chiese e abbazie millenarie. Il gioiello del Delta del Po, patrimonio unico in Italia, si propone con atmosfere avvolgenti, con la sua bellezza e la sua natura quasi impenetrabile. E’ d’autunno che le campagne coltivate, come le colline più selvatiche di Romagna, apparecchiano la tavola più ricca. E’ il trionfo della terra, del lavoro che la rende bella, dei saperi che la fanno buona, ricca di prelibatezze. E’ il momento magico delle vigne e dei grandi vini romagnoli, delle “strade dei vini e dei sapori” che propongono itinerari dove si tocca e si apprezza il meglio della produzione agricola ed enogastronomica locale, dove si scoprono le cantine,  gli uliveti e i frantoi con il mondo del pregiato olio di Romagna, i caseifici e i mulini. 

E’ la stagione in cui si possono vivere le raccolte, con i loro segreti, del tartufo bianco pregiato, dei funghi e delle castagne, prodotti  e sapori inconfondibili che portano già verso l’Appennino. Tra i monti romagnoli  la grande tavola dei sapori si accompagna alla sbalorditiva tavolozza dei colori. L’autunno diventa spettacolo della natura, uno spettacolo che si apre con le scene e i panorami di uno splendido “foliage” dove i principali protagonisti sono i parchi naturali romagnoli: il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona, Campigna che custodisce i monti e i boschi romagnoli e toscani, Il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello che oltre alla Toscana tocca anche le Marche, e tutto il circuito dei Parchi di Romagna con il Bosco della Frattona, la Riserva Naturale di Onferno con le sue grotte, la Vena del Gesso Romagnola, il Bosco di Scardavilla. D’autunno si scopre che tutta la Romagna è bella da camminare e da pedalare, lungo tracciati che costituiscono oggi una rete di sentieri e vie minori organizzata e ottimamente segnalata. Tante sono le opportunità offerte dai percorsi che si snodano lungo tutte le vallate romagnole, tanti sono i viaggi nello spazio e nel tempo che offrono i Cammini romagnoli  e le antiche “vie storiche”sulle tracce di grandi personaggi, dei grandi santi, del sommo poeta Dante, oppure di quelle, sempre emozionanti, di chi ha vissuto semplicemente per millenni tra le colline e i monti più nascosti.

Anche la visita a un borgo è un’esperienza che trasporta il viaggiatore in un luogo carico di identità, antichi saperi e convivialità, in cui il tempo sembra scorrere più lentamente che altrove. Nel borgo tutto è a portata di mano, dall’arte, alla storia, alla possibilità di creare un dialogo con i suoi abitanti.

Quando si parla di borghi in Romagna, la regione ha molto da offrire. Dalle colline al mare, il suo territorio è costellato di cittadine dalle tradizioni antiche, un patrimonio di conoscenza che non vede l’ora di essere raccontato. Da dove iniziare?

I Borghi più belli d’Italia in Romagna

Una prima chiave di lettura per orientarsi è la rete dei Borghi più belli d’Italia: in Romagna ce ne sono 8, ognuno con la sua identità specifica, tutti accomunati da un grande fascino. Incontriamo dapprima Montegridolfo, al confine con le Marche, un piccolo centro circondato da ulivi, vigne e piante di alloro, perfetto per evadere dalla routine. 

Siamo qui nel territorio dei castelli delle signorie Malatesta e Montefeltro, che comprendono altri 4 dei Borghi più belli d’Italia: Montefiore Conca, con la sua fortezza squadrata che domina le colline; San Giovanni in Marignano, il “granaio dei Malatesta”; San Leo e la sua impressionante fortezza a strapiombo sulla Valmarecchia; e Verucchio, culla della civiltà etrusca villanoviana. Il borgo più a nord della Romagna è Brisighella, spesso ricordata per la caratteristica Via degli Asini, e patria dell’Olio extravergine di oliva Brisighella DOP.

Completano la lista Bagnara di Romagna il cui emblema è indubbiamente la Rocca sforzesca che regala atmosfere di epoche lontane, e Bagno di Romagna, piccola e suggestiva cittadina fatta di vicoli medievali, torrioni, piazzette, palazzi disegnati dalla lunga dominazione fiorentina oltre ad essere area termale.

Percorsi alternativi fra i borghi romagnoli

Un’altra idea di visita per esplorare la Romagna dei borghi ce la offre il marchio Bandiera arancione del Touring Club, attribuito a quelle località che si distinguono per qualità dell’offerta dell’accoglienza. Tra i borghi di questa rete troviamo Bagno di Romagna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Longiano, Monteleone, Portico di Romagna, San Benedetto in Alpe e Premilcuore nel forlivese; infine Montefiore Conca e Pennabilli nella provincia di Rimini.

Un circuito molto interessante è poi quello dei Borghi Autentici dell’Emilia Romagna, un insieme di località che puntano a uno sviluppo locale sostenibile e alla valorizzazione della loro identità. In Romagna sono Bertinoro città del vino, Modigliana prossima al confine con la Toscana, Predappio sospesa fra Medioevo e architettura razionalista, e l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, composta da 15 borghi.

Terminiamo la panoramica dei borghi romagnoli avvicinandoci alla Riviera. Qui incontriamo i borghi marinari, un insieme di località affascinanti che si inanellano l’una dopo l’altra lungo il litorale adriatico, ricche di tradizioni legate alla pesca e alla navigazione.

Per saperne di più:

www.travelemiliaromagna.it/arte-cultura/borghi/

Ultimo aggiornamento 16/01/2023
Il Mulinaccio
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